Bonus Edilizi 2023

I “bonus” per l’edilizia sono incentivi fiscali introdotti dallo Stato per favorire la ristrutturazione edilizia degli edifici esistenti. In Italia ci sono diversi tipi di bonus edilizi.

Vediamo le novità del 2023

Bonus ristrutturazioni: riguarda le spese sostenute per lavori di ristrutturazione effettuati su parti comuni degli edifici residenziali, su singole unità immobiliari residenziali, o su edifici rurali ad uso abitativo. Questo bonus è stato confermato per il 2023 senza alcuna modifica. E’ possibile detrarre il 50% della spesa sostenuta in  10 quote annuali di pari entità. 


Il Superbonus 90% riguarda la riqualificazione energetica e sismica degli edifici.  Rispetto al 2022 è stato modificato  in quanto la detrazione delle spese sostenute è passata  dal 110% al  90%. Il credito d’imposta può essere utilizzato per il pagamento delle imposte dovute per un periodo massimo di 5 anni.

Gli interventi ammissibili sono: 

-isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo (cappotto); 

-sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti dotati di caldaie a condensazione o pompe di calore; 

-installazione di impianti solari fotovoltaici; 

-realizzazione di interventi antisismici.

Per poter usufruire dei bonus è necessario rispettare determinate condizioni e requisiti tecnici e presentare la relativa documentazione all’Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) per l’ottenimento dell’attestato di prestazione energetica.

ECOBONUS: riguarda le spese sostenute per la realizzazione di opere finalizzate al miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici esistenti (finestre, caldaia a condensazione, cappotto, fotovoltaioco…) o alla realizzazione di opere di verde. 

A seconda degli interventi si può avere una detrazione del 50% o del 65% in 10 anni.

SISMABONUS riguarda gli interventi di prevenzione sismica effettuati su edifici esistenti.

La detrazione è pari al 75% delle spese sostenute, per un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, e può essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Il bonus abbattimento barriere architettoniche riguarda  gli interventi effettuati per abbattere le barriere architettoniche negli edifici esistenti.

Sono ammissibili al bonus gli interventi che abbattono le barriere architettoniche negli edifici esistenti, tra cui:

– l’installazione di ascensori e montascale;

– l’adeguamento dei bagni e dei servizi igienici per persone con disabilità;

– l’installazione di rampe e scale per l’accesso all’edificio;

– la realizzazione di porte e finestre adatte alle esigenze delle persone con disabilità;

– la realizzazione di impianti di segnaletica sonora e di orientamento per non vedenti.

La detrazione è pari al 75% delle spese sostenute, per un importo massimo di 96.000 euro per unità immobiliare, e può essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.

BONUS MOBILI riguarda  gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), effettuati per l’arredo della prima casa.

La detrazione è pari al 50% delle spese sostenute, per un importo massimo che nel 2023 è sceso a 8.000 euro per unità immobiliare, e può essere ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

I pagamenti  devono essere effettuati utilizzando mezzi di pagamento tracciabili.

Tutti questi bonus hanno limiti di spesa, percentuali di detrazione e regole diverse, è quindi importante informarsi bene prima di effettuare interventi per poter usufruire al meglio delle agevolazioni fiscali.

Lo sconto in fattura e la cessione del credito sono due modalità per usufruire dei benefici fiscali derivanti dalle agevolazioni per la ristrutturazione edilizia.

Lo sconto in fattura è una modalità di fruizione dell’agevolazione fiscale che consente al contribuente di ottenere uno sconto sul prezzo dei lavori in fase di pagamento, invece che dover attendere lo sconto delle imposte  dall’Agenzia delle Entrate. In questo modo il fornitore o l’impresa che effettua i lavori può detrarre dall’imposta lorda una percentuale della spesa sostenuta e trasferire immediatamente lo sconto al cliente.

La cessione del credito è una modalità di fruizione dell’agevolazione fiscale che consente al contribuente di cedere il credito d’imposta derivante dall’agevolazione ad altri soggetti, come banche o finanziarie, in cambio di un corrispettivo in denaro o in servizi. In questo modo il contribuente può ottenere immediatamente liquidità o servizi in cambio del credito d’imposta, senza dover attendere lo sconto sulle imposte dall’Agenzia delle Entrate.

Entrambe le modalità di fruizione sono state introdotte per agevolare l’accesso alle agevolazioni fiscali da parte dei contribuenti e per favorire l’effettuazione di lavori di ristrutturazione edilizia. è importante verificare la compatibilità dei propri interventi con queste modalità e informarsi sui requisiti per poterle utilizzare.

Per approfondire

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/233439/Guida_Ristrutturazioni_edilizie_13102022.pdf/8d95da01-6836-8499-302b-caae735e8ba1